La posa del pavimento sopraelevato: modalità e suggerimenti
Quando si parla dell’installazione di un pavimento sopraelevato, dobbiamo considerare in primis il contesto, ovvero il luogo in cui si andrà a fare tale intervento di pavimentazione.
È infatti molto importante verificare lo stato in cui verte il piano di appoggio della zona da pavimentare, poiché spesso ci si trova a lavorare in contesti di ristrutturazioni, restauri, sostituzioni di varia natura, ben diversi dal nuovo.
Per un lavoro ottimale, la soluzione ideale sarebbe un piano abbastanza planare, su cui poggiare la struttura che sorregge i pannelli in modo regolare e costante, per evitare di realizzare una pavimentazione disallineata o con delle pendenze non volute. Anche il nuovo presenta comunque delle particolarità: è bene tener presente che, in caso di nuova edificazione, le opere murarie dovranno essere terminate da almeno 30 giorni e quelle di finitura a umido da almeno 15 giorni per garantire un lavoro su un piano già adeguatamente assestato.
Al fine di ottenere un pavimento sopraelevato a regola d’arte, è indispensabile affidarsi ai professionisti del mestiere: a squadre specializzate nell’installazione di pavimentazioni tecniche sopraelevate, che ben conoscono le dinamiche di lavoro ed i trucchi del mestiere. Le fasi di posa del pavimento sopraelevato sono piuttosto semplici, ma il metodo di esecuzione deve essere molto preciso e accurato per garantire il miglior risultato.
In primo luogo occorre rilevare gli eventuali dislivelli del solaio e, dopo aver asportato la polvere dalla soletta, è necessario procedere ad un trattamento antipolvere, soprattutto nel caso in cui il vano sottopavimento sia utilizzato anche come canale dell’aria condizionata. E’ importante verificare che il trattamento antipolvere sia compatibile con il collante per le colonne.
Solo successivamente si procederà con il tracciamento, che consiste nel riportare sulla soletta, con l’aiuto di una livella laser, il reticolo di posa delle colonne su cui poggeranno i pannelli del pavimento. Questa operazione è molto importante non solo per la posa ma anche per facilitare il lavoro dei vari impiantisti, che nel vano dovranno procedere alla stesura dei cavi nella corretta posizione in modo da non interferire con la traiettoria di posa del pavimento sopraelevato.
In un secondo momento, dopo l’installazione della parte impiantistica, si procederà con la posa della struttura. Generalmente si usa la maglia modulare 60×60 cm (per i formati standard).
Installazione del pavimento sopraelevato, fase dopo fase:
- Posizionamento delle colonne ed eventuale collante per fissarle a terra;
- Posizionamento della guarnizione sulle colonne;
- Posizionamento dei traversi (se previsti);
- Posizionamento delle guarnizioni sui traversi;
- Livellamento (terminato il montaggio della struttura si mettono in quota le colonne e gli eventuali traversi);
- Posizionamento del pannello sulla struttura;
- Completamento della pavimentazione;
- Pulizia di massima dell’ambiente.
Suggerimenti per la posa dei pavimenti sopraelevati:
La posa in opera di un pavimento sopraelevato deve avvenire in locali asciutti, a tenuta d”acqua, con una temperatura compresa tra i 5° e i 35° C ed umidità relativa contenuta, ad ogni modo raccomandiamo sempre di attenersi alle istruzioni di custodia e stoccaggio riportate sull’imballo del materiale scelto.
Qualora sotto il pavimento fosse prevista la presenza di tubazioni con fluidi a temperatura tale da condizionare i parametri richiesti si raccomanda di isolare convenientemente le sorgenti di calore.
Ricordiamo che a partire da Gennaio 2016, a seguito di un arduo impegno e studio da parte dei principali produttori di sopraelevato, l’installazione del pavimento tecnico sopraelevato è regolamentata secondo la norma UNI 11617.2016.
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